“L’Inseguitore” con Vinicio Marchioni e il Francesco Cafiso Quartet chiude all’Auditorium Parco della Musica “I Concerti nel Parco, Autunno 2016”

I CONCERTI NEL PARCO, AUTUNNO 2016
27 NOVEMBRE 2016 – ore 21
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi

I Concerti nel Parco chiude in bellezza con “L’Inseguitore”
con VINICIO MARCHIONI e il FRANCESCO CAFISO QUARTET
un Monologo in jazz sulla vita di Charlie Parker
tratto dall’omonimo racconto di Julio Cortázar

VINICIO MARCHIONI
FRANCESCO CAFISO QUARTET

Vinicio Marchioni voce narrante
Francesco Cafiso sassofono contralto
Mauro Schiavone pianoforte
Pietro Ciancaglini contrabbasso
Adam Pache batteria

Musiche di Francesco Cafiso
Testo tratto da “L’Inseguitore” di Julio Cortázar
(ed. SUR, Traduzione Ilide Carmignani)
Adattamento e Regia di Vinicio Marchioni

Prima a Roma
Produzione originale Torino Jazz Festival

Il Festival chiude in bellezza domenica 27 novembre alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, in collaborazione con Musica per Roma, con L’Inseguitore, con VINICIO MARCHIONI e il FRANCESCO CAFISO QUARTET. Si tratta di un Monologo in jazz sulla vita di Charlie Parker tratto da “L’Inseguitore” del grande scrittore argentino Julio Cortázar (1914-1984). Pubblicato nel 1959 nella raccolta “Le armi segrete”, il racconto s’ispira liberamente agli aspetti più drammatici della vita di Charlie Parker, ribattezzato Johnny Carter, la cui vicenda è filtrata dalle parole del suo amico Bruno, critico musicale.

Vinicio Marchioni ha adattato il testo e lo ha messo in scena insieme ad uno dei più brillanti musicisti postparkeriani, il sassofonista Francesco Cafiso, che con il suo quartetto, Mauro Schiavone al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Adam Pache alla batteria, interagisce con il corpo e la voce di Marchioni.

Ha scritto Vinicio Marchioni nelle sue note di regia: “…mettere mano a L’Inseguitore è come entrare in un tempio. Non solo del Jazz. Si ha l’impressione, leggendo, di avanzare in qualcosa di mistico, in un percorso iniziatico a due facce, da una parte Bruno, dall’altra Jhonny. Un percorso pieno di voragini dominate dall’ossessione per il tempo. Voragini che un genio musicale persegue, inseguendo la possibilità di annullare il tempo, combattendolo, odiandolo, trovando l’estasi solo squarciandolo, attraverso un sassofono che perde in continuazione. La possibilità di “giocare” in scena con questo capolavoro insieme ad un gigante del jazz come Francesco Cafiso, di provare insieme a far sì che le parole di Cortázar inseguano la musica di Cafiso o viceversa, di provare a intrecciare il racconto orale al jazz e rendere la musica parola è il tentativo di questo spettacolo. Cercando di riempire il silenzio della vita o della mente, quei “buchi” di cui parla Jhonny/Charlie, e di renderli musica. Per scongiurarli, trasformarli e renderli arte ed energia a più voci.”
Un’ora e mezza per entrare fin dentro al midollo di una vita vissuta per il jazz.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma, nell’ambito della sua programmazione di spettacolo 2016.

Biglietti: posto unico INTERO 15 euro RIDOTTO 12 euro

Info e prenotazioni:
www.iconcertinelparco.it; tel. 06.5816987 | 339.8041777; info@iconcertinelparco.it

Auditorium Parco Della Musica – Sala Petrassi ore 21.00
Apertura botteghino: tutti i giorni orario 11.00/ 21.30

Biografie

VINICIO MARCHIONI
Attore di formazione ed esperienza teatrale (ha lavorato tra gli altri con G.Marini, L. Ronconi, A. Latella, R. Latini, D.Lescot, L. Muscato), reduce dal successo come protagonista della piéce Un tram che si chiama desiderio per la regia di Antonio Latella, nel ruolo che a suo tempo fu di Marlon Brando. Lo abbiamo visto in scena quest’anno in La gatta sul tetto che scotta nel ruolo di Brick per la regia di Arturo Cirillo.
Ha scritto, diretto e interpretato La più lunga ora, testo sulla vita del poeta Dino Campana che di tanto in tanto riprende nei teatri italiani. Ha firmato la regia, assieme a Milena Mancini, de Le Metamorfosi di Apuleio.
Ha esordito sul grande schermo come protagonista di 20 sigarette di Aureliano Amadei, film per il quale al Festival di Venezia si è aggiudicato il premio come miglior attore nella sezione Controcampo Italiano (premio che l’ultima volta fu vinto nel ’92 da Gianmaria Volontè), il Premio Biraghi, il Premio Pasinetti e la candidatura al David di Donatello.
L’anno successivo è stato premiato al Festival di Annecy per il film Sulla strada di casa di E. Corapi come miglior attore. Film che insieme a Cavalli di M. Rho lo hanno portato alla candidatura per il Nastro D’Argento. Lo abbiamo visto al cinema anche in Scialla di Francesco Bruni, Venuto al mondo di Sergio Castellitto, Amiche da morire di Giorgia Farina, Passione Sinistra di Marco Ponti, Il sud è niente di Fabio Mollo, Miele di Valeria Golino, Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese.
In campo internazionale ha lavorato con W. Allen in To Rome with love e P. Haggis lo sceglie come co-protagonista in Third Person.
Rimane celebre nel ruolo de il Freddo nella serie cult Romanzo Criminale per cui ha vinto il Premio come Miglior attore al Roma Fiction Fest per la prima e seconda serie rispettivamente nel 2009 e nel 2011.
Recentemente lo abbiamo visto in tv nelle mini serie L’Oriana di Marco Turco, Francesco di Liliana Cavani e Luisa Spagnoli di Lodovico Gasparini.
Debutta alla regia cinematografica nel 2015 con il cortometraggio La ri-partenza, omaggio in b\n a L’arrivo del treno dei fratelli Lumiere.

FRANCESCO CAFISO
Inizia a suonare il sax a soli 6 anni ma gia a 9 anni è in tour con la sua band composta da musicisti adulti che lui dirige con grande maturità.
Wynton Marsalis nel 2002 all’età di 13 anni lo coinvolge nel suo tour europeo. Nel 2004 è ospite d’onore al Festival di Sanremo.
Nel 2006 ha conseguito il diploma in flauto traverso presso l’istituto musicale Vincenzo Bellini a Catania. Ha suonato diverse volte in USA esibendosi al Lincoln Center nella “Alice Tully Hall” e nella “Avery Fisher Hall” oltre che al Birdland, all’Iridium, al Dizzy’s Club Coca Cola, al BB King, jazz club di New York. Si è esibito in altri Festivals internazionali quali quello di New Orleans, di Montréal, di Melbourne, di Tokyo, di Londra, di Ouro Preto in Brasile, di Tallinn in Estonia, in festivals europei tra cui, Vienna, North Sea, Vienne, Marciac, Vitoria, Umbria Jazz, Pescara Jazz.
Dal 2008 dirige il “Vittoria Jazz Festival”, che si svolge nel mese di giugno a Vittoria, sua città natale.
Il 19 gennaio del 2009, su segnalazione di Wynton Marsalis, ha suonato a Washington, D.C. durante i festeggiamenti in onore del presidente Barack Obama e del Martin Luther King Day.
Il 17 luglio del 2009, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Umbria Jazz lo hanno nominato “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo”.
Nel 2010 ha conseguito la laurea specialistica di II livello in jazz presso il Conservatorio Corelli di Messina e subito dopo si è esibito in Cina durante il festival “The Best of Italian Jazz” in occasione dell’Expò 2010 a Shanghai.
Nel 2012 ha arrangiato “Don’t Stop” la musica di sottofondo del notissimo spot pubblicitario dell’Eni.
In luglio del 2012, in occasione dei Giochi olimpici, è stato invitato a esibirsi a Londra, presso la sede di Casa Italia, alla presenza dell’Ambasciatore italiano a Londra e dei vertici del CONI.
In settembre 2012, durante una lunga permanenza negli USA, ha tenuto una serie di masterclasses di sassofono alla UPenn, la prestigiosa Università di Filadelfia
Ha collaborato con artisti come Bob Mintzer, George Gruntz, Maria Schneider, Gianni Basso, Joe Lovano, Hank Jones, George Mraz, i Manhattan Transfer, Wynton Marsalis, e la Lincoln Center Orchestra, la Count Basie Orchestra, Dado Moroni, Reggie Johnson, Doug Sides, Enrico Rava, Cedar Walton, Dave Brubeck, Lewis Nash, Joe Locke, Mulgrew Miller, Ronnie Matthews, Jimmy Cobb, Jessie Davis, James Williams, Ray Drummond e Ben Riley, Vincent Harring, Adam Nussbaum e Wess Anderson.
Due gli attuali progetti artistici che Francesco propone in tutto il mondo: il Francesco Cafiso Sextet con Giovanni Amato alla tromba, Humberto Amesquita al trombone, Mauro Schiavone al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Jonas Burgwinkel alla batteria e il Francesco Cafiso Duo con Mauro Schiavone al pianoforte.
Nel mese di febbraio 2014 nasce la collaborazione internazionale con Marcus Gilmore, Linda Oh e Mauro Schiavone, con i quali a Brooklyn, presso lo Studio G, incide un nuovo disco di brani originali interamente composti ed arrangiati da Cafiso e prodotto da Alfredo Lo Faro. Alle spalle del quartetto la prestigiosa London Simphony Orchestra.
Nel 2001 vince il “Premio nazionale Massimo Urbani”. Nel settembre 2003 gli viene assegnato il Premio Positano Jazz.
Nel 2004 partecipa all’annuale Convention degli educatori di jazz (I.A.J.E.) a New York durante la quale riceve l’International Jazz Festivals Organization Award (I.J.F.O.). In novembre 2004, vince la “World Saxophone Competition” durante il London Jazz Festival. In giugno del 2005, alla Casa del Jazz, a Roma, gli viene conferito il prestigioso premio “Django d’Or” come miglior giovane musicista. Sempre nel 2005 la “Swing Journal”, l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli conferisce il “New Star Award” premio riservato ai talenti stranieri emergenti. Subito dopo, l’affermazione nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo riconosce miglior nuovo talento dell’anno 2005. La rivista francese Jazz Magazine nel numero di novembre del 2005 lo ha incluso tra i “125 talents pour demain et aujourd’hui”, una lista che comprende i più significativi jazzisti under 40. Nel 2005, Down Beat, rivista statunitense dedicata alla musica jazz, ha inserito il concerto eseguito al Pescara Jazz Festival nel luglio 2002, in duo con il pianista Franco D’Andrea, tra i 25 più importanti eventi della storia del jazz.
Il 20 febbraio 2014, a New York, ha ricevuto “dall’American Society of the Italian Legions of Merit” il “Grand Award of Merit”, per il contributo che ha dato, in rappresentanza dei musicisti siciliani, nello sviluppo e nella diffusione della musica Jazz nel mondo.