‘Na Cosetta: i concerti della settimana

‘NA COSETTA: I CONCERTI DAL 16 AL 22 DICEMBRE

Via Ettore Giovenale 54, Roma – Pigneto

Orari di apertura: dal Martedì alla Domenica dalle 18:00 alle 02:00

Inizio concerti ore 22:00

PRENOTAZIONE CONSIGLIATA TAVOLI PER CENA AL NUMERO 06.45598326

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/nacosetta

Sito web: www.nacosetta.com

INGRESSO GRATUITO

Lunedì 16 dicembre

IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI

Showcase del nuovo album ‘Sottomondi’

La storica band calabro/bolognese, da sempre sensibile ai temi umani, sociali e ambientali, torna con il suo tredicesimo disco dal titolo “Sottomondi” pubblicato da iCompany/WMusic, World Music made in Italy e lo presenterà con uno showcase speciale sul palco di ‘Na Cosetta insieme al giornalista Vincenzo Gentile.

Con il nuovo album, il Parto delle Nuvole Pesanticambia ancora direzione e stile, rompe la gabbia della canzone dando spazio a momenti ed invenzioni folli e lisergiche, ironiche e surreali, in cui l’imprevedibilità e il gioco esaltano il piacere dell’ascolto e la voglia di ballare.

Sottomondi racconta un’umanità caleidoscopica e senza voce, quella dei bambini, delle donne, degli immigrati, degli emarginati, dei canti e delle musiche che faticano a farsi ascoltare ma che servono per vivere, resistere, e a volte cambiare. Nelle nuove 10 canzoni i “mondi invisibili” sono in viaggio verso una terra tremante, sofferente ma appassionata e accogliente, schiacciata ma mai rassegnata, pronta a riscattarsi.

Sul nostro palco i musicisti interagiranno con il giornalista Vincenzo Gentile per raccontare il nuovo progetto discografico, proietteranno il loro ultimo videoclip e altre immagini e ovviamente eseguiranno alcuni brani dal vivo; special guest la cantante jazz Lisa Maroni Singer.

“Niente ninna per l’uomo ne'” – https://youtu.be/GpEP8lA_ffU


Martedì 17 dicembre

KHALED LEVY

Khaled Levy sings Chet Baker

Pochi lo sanno, ma senza Chet Baker la Bossa Nova non sarebbe mai esistita. E senza la Bossa Nova, tante altre cose non sarebbero proprio mai nate… come, per esempio, questo progetto. Nel preciso momento in cui Khaled ha ascoltato Chet Baker cantare per la prima volta tutto è cambiato. Quello che ha scoperto è che la stessa cosa era successa a João Gilberto la prima volta che ascoltò il modo tra l’annoiato e il rilassato con il quale Chet usava la sua voce, sfidando senza alcuna pretesa tutta la tradizione impostata di cantare dei crooner dell’epoca. L’approccio intimista, unito alla ricerca dei suoni della chitarra di Khaled, riportano l’ascoltatore ad un luogo stranamente familiare eppure allo stesso tempo nuovo.

Ramiro Levy nasce nel 1985 a Porto Alegre, nel sud del Brasile. Le origini egiziane del padre hanno contribuito al nome d’arte Khaled Levy, utilizzato anche come soprannome ai tempi del liceo. Khaled vive in terra gaúcha fino ai 19 anni, finché decide di interrompere gli studi di psicologia per fare un viaggio, programmato inizialmente come anno sabbatico. Dopo un periodo in Algarve di circa 6 mesi, Khaled si trasferisce a Barcellona, dove dà vita, assieme a Daniel Plentz ed Eduardo Stein, ai Selton, band milanese d’adozione ma dall’anima tropicalista. Mentre la carriera della band va avanti in terre italiane, Khaled si diploma in canto jazz presso la Scuola Civica Jazz di Milano.

“Khaled Levy sings Chet Baker” è il primo progetto solista, nato dalla passione per l’opera del celebre musicista statunitense, rivisitata con un approccio fresco e contemporaneo.


Mercoledì 18 Dicembre

JOHN B. ARNOLD ospite di MUSIC VISIONS
Stefano Scarfone & Gabriele Buonasorte ospitano John B. Arnold

La seconda puntata di Music Visions avrà come ospite il batterista, compositore, programmatore e insegnante John B. Arnold. Il titolo del format ideato da Stefano Scarfone e Gabriele Buonasorte ha come scopo di raccontare in musica quello che emozionalmente può scaturire da due musicisti che ne intervistano un terzo, dando una chiave conoscitiva “diversa” dello stesso.Ovviamente la musica sarà la padrona della serata.

Non propriamente un concerto, ma un racconto intervallato da brani scelti e interpretati dall’artista ospite. L’intento è vestire del giusto fascino, mantenendo un’intenzione rilassata e a volte ironica, l’approccio allo strumento, la ricerca tecnico stilistica, l’approfondimento, le sfumature che sono componenti vitali del percorso musicale di un artista compositore.

Nato a New York City, John B. Arnold è stato un musicista professionista per oltre 30 anni. Cominciando la sua carriera come batterista jazz, i suoi interessi si sono focalizzati verso la composizione (suo nonno era il leggendario compositore Hoagy Carmichael) e questo lo condusse ad intraprendere studi legati alla composizione e alla musica elettronica. Ha lavorato come insegnante e performer a Berlino, New York, Roma, e anche continuando a suonare in qualità di jazz session man, il suo amore per la musica elettronica lo ha portato nella avanguardia del movimento che ha profonde radici a Berlino, dove ha vissuto 3 anni e la sua popolarità crebbe in Italia, dove ora risiede. In parti uguali John è un ‘performer’, insegnante, musicista, compositore, e sviluppatore, e quindi John continua a creare concetti innovativi e tecniche per l’evoluzione della batteria applicata alla musica in entrambi gli ambiti: il suo presente e la sua arte sempre in evoluzione.

Dal 2013 al 2016 è stato direttore del festival elettronico Calcatronica nel borgo di Calcata nel Viterbese.

Nella sua carriera ha suonato con: Kenny Garrett, Greg Osby, Gary Thomas, Matthew Garrison, Jason Moran, Chet Baker, Jean Paul Bourrelly, Jamaladeen Tacuma, Tim LeFebvre, John Abercrombie, Adam Rogers, Jim Beard, Reggie Washington, Rick Margitza, Uri Caine, Larry Goldings, John Pattitucci, David Binney, Adam Pieronczyk, Greg Burk, Maurizio Giammarco, George Garzone, Enrico Rava, Antonio Faraò, Umberto Fiorentino, Franco D’andrea, Franco Ambrosetti, Tony Esposito, James Senese, Tullio De Piscopo, Alex Britti e molti altri.


Giovedì 19 Dicembre

FESTA DI MATILDE DISCHI con LEGNO, LE LARVE, ANDREA FEBO e FABRIZIO FESTA (Lingue a Sognagli)

Torna giovedì 19 dicembre LINGUE A SONAGLI, il salotto sgualcito di Radio Rock sul palco di ‘Na Cosetta a Roma. Un talkshow che sta facendo molto parlare di sé per la sua formula innovativa che ne fa un programma radiofonico, ma anche uno spettacolo dal vivo col pubblico. Alla corte del cantautore Bussoletti, conduttore del talk e creatore del format, insieme a Giuliano Leone, passano cantanti, attori, politici, sportivi giornalisti e youtubers. Dopo gli splendidi exploit di TheNiro, Michela Giraud, Violante Placido, Minimad e Bugo, arrivano nuovi ospiti.

Protagonista della serata Matilde Dischi, di Davide Maggioni, è una delle realtà discografiche più in crescita dello scenario indie. Per quanto piccola, si muove molto bene pubblicando dischi di artisti di grande prospettiva. A partire dalle 20 ci sarà una super festa dell’etichetta Matilde Dischi dove si alterneranno:

Legno: duo musicale vero fenomeno attuale della scena indie salito alla ribalta per le sue canzoni immediate e la scelta di nascondere le facce dentro a scatole di legno spesso in copertina delle playlist di Indie Italia;

Le Larve: progetto musicale del talentuoso Jacopo Castagna che arriva da prestigiose aperture a Rock in Roma e sold-out in club come il largo Venue oltre che dall’ultima edizione di Sanremo Giovani;

Andrea Febo, uno dei cantautori più attivi degli anni zero arrivato al successo per essere stato uno degli autori di “Non mi avete fatto niente” con cui Fabrizio Moro ed Ermal Meta vinsero il Festival di Sanremo.

Fabrizio Festa, autore di canzoni, musicista, cantante, con molte collaborazioni illustri, ha pubblicato come scrittore anche il suo primo romanzo dal titolo “L’Altare”.


Venerdì 20 Dicembre

MASSIMO GIANGRANDE

Beauty at closing time

Musicista polistrumentista, autore, compositore e produttore Massimo Giangrande ha dimostrato negli anni il suo grande spessore artistico muoversi con stile ed originalità all’interno dei diversi linguaggi musicali, dal songwriting alla musica elettronica fino alla composizione di colonna sonore. Sul palco di ‘na cosetta arriva con le canzoni sognanti di “Beauty at closing time” terzo lavoro discografico da solista realizzato insieme al produttore Daniele Tortora (al lavoro già per Afterhours, Daniele Silvestri, Diodato). Giangrande torna così sulle scene con quello che è senza dubbio il lavoro più maturo e consapevole della sua carriera. Un viaggio alla ricerca della bellezza, intesa come l’inevitabile e doveroso gesto rivoluzionario dell’uomo, che rifugge il senso estetico e consolatorio del dolore e che trova in musica un suono profondo ed evocativo.

Un album dall’ampio respiro internazionale che attraversa il tempo, che affascina e commuove, da leggere e intimamente decifrare ascolto dopo ascolto, e poi ancora. Undici tracce, tutte in inglese e registrate per gran parte in presa diretta. Tra echi folk e il blues più ruvido Massimo Giangrande si muove in questo disco come un narratore che trascina l’ascoltatore in una lunga storia sonora emozionale e visionaria che va oltre la forma. A rimarcare questa atmosfera è il videoclip del primo singolo estratto “Free to roam” sempre con la regia di Gianluca Maruotti, interamente girato in animazione con la suggestiva tecnica dello stop-motion.

La sua carriera comincia negli anni novanta nella fucina artistico-musicale tra più note della capitale, quella de “Il Locale”, dove si esibisce regolarmente con la band indie-rock “Punch & Judy”. Da lì viene notato per le sue doti di abile musicista e compositore iniziando collaborazioni come turnista e produttore a fianco di numerosi artisti della scena musicale di quel periodo. Nel 2005 partecipa alla realizzazione del progetto musicale “Collettivo Angelo Mai” di cui è parte attiva ed ideatore artistico insieme al cantautore Pino Marino e il pianista Andrea Pesce. Dopo l’esperienza all’interno dello spazio occupato nel quartiere Monti della capitale inizia un periodo di soggiorno in Francia dove produce alcuni dischi per la cantante francosenegalese Awa Ly dando inizio ad una serie di concerti che toccheranno le principali città europee. Nel corso degli anni ha collaborato a fianco a nomi di spicco del panorama italiano ed internazionale (Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Paolo Benvegnù, Lara Martelli, Collettivo Angelo Mai, AwaLy, Greg Cohen, Vincent Segall, Tuck& Patty).


Sabato 21 Dicembre

PIJI LIVE IN QUARTETTO + OSPITI SPECIALI

Appuntamento con il tradizionale “Concerto Natalino”

Torna sul nostro palco un artista straordinario per farci gli auguri di Natale: Piji Siciliani, accompagnato ancora una volta dalla chitarra e live electronics di Egidio Marchitelli, le tastiere di Lewis Saccocci e dal basso di Francesco Saverio Capo. Saliranno sul palco anche due ospiti speciali per il suo tradizionale Concerto Natalino.

Cantautore romano, attivo da diversi anni nella scena italiana, Piji è stato 16 volte 1° classificato in rassegne dedicate ai cantautori e ha al suo attivo 4 partecipazioni alla Rassegna Premio Tenco di Sanremo, oltre a tantissimi altri riconoscimenti collezionati negli anni. Con il “Piji Project” e i vari progetti paralleli (come la Emmet Ray Manouche Orkestra) ha svolto in questi anni un incessante lavoro live che ha toccato le principali rassegne italiane (Umbria Jazz, Blue Note Milano, Roma Jazz Festival, Verona Jazz, Pescara Jazz, Villa Celimontana Jazz Festival, Casa del Jazz, per citarne alcune). I suoi singoli “Welcome to Italy”, “C’è chi dice no” (versione electro swing del classico rock di Vasco, apprezzata dallo stesso Komandante, pubblicata per Carosello Records/Isola degli artisti) e “L’amore ai tempi dello swing” (firmato con Enrico Ruggeri, con grandi ospiti nel videoclip tra cui Fiorello e Renzo Arbore) hanno conquistato la vetta della classifica jazz di iTunes.

Piji è stato tra gli ospiti ricorrenti e anche la piccola orchestra stabile dell’Edicola Fiore di Fiorello, ha cantato con Renzo Arbore nel programma “Quelli dello Swing” (Rai2) e ha tra le sue principali collaborazioni quelle con Simona Molinari, Michela Andreozzi (Piji è nel cast del suo film “Nove lune e mezza”), Tiziana Foschi e Max Paiella, ha duettato con Gianmaria Testa, Fausto Mesolella, Francesco Baccini, Sergio Caputo, Lorenzo Fragola, Dario Vergassola, Giorgio Tirabassi, Massimo Wertmuller, Ada Montellanico, Fabrizio Bosso e ha scritto diversi brani per il cinema, come The Lamp of Aladdin, che fa parte della colonna sonora di Sei mai stata sulla luna di Paolo Genovese (2015).

Ha all’attivo tre libri, più di venti diverse trasmissioni radiofoniche da conduttore (condotte negli anni per Radio Città Futura e Rai International) e la partecipazione musicale in moltissimi spettacoli teatrali (tra gli altri “A letto dopo Carosello”, “Cibami”, “Dunque, lei ha conosciuto Tenco?”, “Il punto G. Oltraggio a Giorgio Gaber”, “Delirio a tre”, “Voci nel deserto”) ultimo dei quali “Non si uccidono così anche i cavalli?” prodotto dal Teatro Brancaccio per la regia di Giancarlo Fares con Giuseppe Zeno, Sara Valerio e 14 attori/ballerini in scena. Lo spettacolo con musiche e canzoni di Piji ha vinto il premio “Camera di Commercio Riviere di Liguria”.

A febbraio 2019, da Sanremo per “La vita in diretta”, Piji è stato in onda tutti i pomeriggi su Raiuno e ha suonato con la sua band diverse “metamorfosi” musicali dei brani storici del Festival.

Nell’estate 2019 nasce il nuovo progetto discografico di Piji, nato dalla collaborazione dell’etichetta Ellepiartin e il direttore artistico Niccolò Petitto. Il 9 agosto esce il primo singolo del nuovo progetto: “Misanthropy Village”, con la partecipazione straordinaria di Stefano Di Battista e Massimo Boldi. Nell’ottobre 2019 torna in tour (Roma, Genova, Midena, Busto Arsizio, Torino, Cormons) con lo spettacolo teatrale “Non si uccidono così anche i cavalli” con Giuseppe Zeno e Silvia Salemi.


Domenica 22 Dicembre

OPEN SWING LAB

La festa swing della domenica

Da anni l’appuntamento fisso di ‘Na cosetta, l’Open Swing Lab è il laboratorio musicale dedicato agli stili del jazz e della cultura Swing ideato da Giorgio Cùscito con Gino Cardamone e Giuseppe Talone. Una festa aperta a musicisti e ballerini che, sopra e sotto il palco, danno vita a una vera e propria orchestra completa di fiati, violini, chitarre, washboard, batteria e voci che sperimenta, arrangia e danza insieme sui brani storici della Swing Era. L’Open Swing Lab raccoglie a sé musicisti e ballerini della scena swing romana e non solo, come un vero e proprio gruppo di studio che tutti i lunedì mette in scena uno spettacolo ogni volta diverso e tutto da ballare. L’appuntamento è confermato tutte le domeniche, per finire in allegria e stile la settimana musicale di ‘Na cosetta.

Sul palco: 1° SET

Giorgio Cùscito – sax tenore

Gino Cardamone – chitarra

Giuseppe Talone – contrabbasso

2° SET: OPEN SWING LAB & LINDY HOP AREA

Più di una jam session, una vera e propria scuola di musica a palco aperto dove non mancano le incursioni dei ballerini di lindy hop.