a cura di Raffaella Ceres
Summer è il secondo singolo di Federico Giova, nel quale Sheila E. ha suonato tutte le percussioni e Lee Thornburg, già componente fondatore dei Supertramp, ha arrangiato e diretto i fiati ed il video ufficiale, vede la top model Julia Lescova come protagonista sulla spiaggia di Malibu.
Federico Giova è nato a Bologna il 29 Marzo del 1983: autore e polistrumentista, sarà in tour per la prossima estate e sarà possibile ascoltarlo e vederlo in alcuni festival piuttosto importanti.
Così come il singolo precedente, Fraizi, anche questo brano vede la partecipazione straordinaria del rapper statunitense Jazze Pha.
06live lo ha intervistato per conoscere più da vicino questo artista che sapientemente dosa gli ingredienti della musica italiana e delle proprie esperienze internazionali.
Il tuo secondo singolo: jazz, blues, moda, arte, rap. Un progetto che possiamo definire un vero e proprio crossover di possibilità.
Si, hai citato una serie di ingredienti che effettivamente ho scelto di usare non solo in questi primi due singoli e nei rispettivi video ma, in tutto il progetto, che sarà composto di 11 canzoni in totale.
Agli ingredienti che hai citato si aggiungeranno altre caratteristiche che vi svelerò attraverso l’ascolto dell’intero album e che raccontano il senso del progetto stesso: un riassunto di tutte le puntate precedenti, di tutte le esperienze fatte e degli elementi che mi hanno influenzato.
E’ un contenitore di diverse realtà musicali che ho scelto di far spaziare verso diverse direzioni sia dal punto di vista del sound che dal punto di vista dell’immagine.
L’aspetto al quale tenevo maggiormente era di portare qualcosa che non fosse circoscritto ad un genere preciso ma che andasse verso direzioni diverse.
Hai parlato di molteplici esperienze che hanno influenzato il tuo percorso artistico. Puoi spiegarci meglio?
Sicuramente dal punto di vista musicale ci sono tutti i colori e le sonorità che ho sempre praticato e che amo da sempre come l’R&B music ed anche caratteristiche maggiormente riconducibili al pop ed alla musica leggera.
Una cosa fondamentale è che ho sempre pensato di scrivere e cantare in italiano.
Se le esperienze personali mi hanno portato in questi anni a lavorare con artisti americani sia in studio che in alte situazioni, parallelamente, ho sempre amato la musica italiana fin dai miei esordi con varie cover band.
Fra le esperienze per me significative è importante ricordare anche la mia lunga gavetta che mi ha portato ad essere un team manager, o meglio, un vero e proprio risolvi problemi/ufficio informazioni!
Questa gavetta mi ha permesso di respirare la musica che amo e di formarmi sia dal punto di vista umano che musicale.
L’album quando uscirà?
L’album è pronto ed uscirà fra ottobre e novembre, preceduto dal terzo singolo. L’intero progetto discografico vuole essere anche un tributo alla musica che passa attraverso quel linguaggio universale rappresentato anche dal beat.
La musica esiste e resiste al di là della lingua che si sceglie per scrivere e per cantare.
Abbiamo parlato di ingredienti: qual è , secondo te, l’ingrediente che manca oggi in Italia alla musica?
Si parla spesso in Italia del boom rappresentato dai talent. Non voglio ripetere sempre le stesse cose ma credo sia da sottolineare come questo fenomeno non dia alla musica ed agli artisti il tempo di esprimere il proprio progetto nel tempo. E’ necessario voler far crescere un artista e aggiungiamo che sarebbe ora di tornare a far musica alla vecchia maniera!
Federico Giova
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